LATINO; LATINI:
il primo è presente in 272 Comuni italiani, di cui 2 in Sardegna: Capoterra 6, Quartucciu con un solo nucleo familiare. Nel resto d’Italia, la sua maggiore diffusione si registra in Sicilia.
Il secondo è presente in 528 Comuni italiani, di cui 5 in Sardegna: Quartu 6, Florinas 5, etc. Nella penisola è Roma ad avere il numero più alto, con 1222. Latino significa proveniente o originario della regione Lazio: latinus in latino.
Ma non trascuriamo il fatto che Latino o meglio Latinus è il nome di un centro abitato della Sardegna, scomparso. In periodo medioevale la villa (bidda i cui resti si trovano in agro di Villasalto) appartenne alla Curadorìa di Gerrei, nel regno giudicale di Calari, poi, dal 1300, andò a far parte dei possedimenti della repubblica di Pisa, e dal 1324 fu inglobato nel regno catalano aragonese di Sardegna. Fu abbandonato verso la fine del XIV° secolo (Di. Sto. Sa. di F. C. Casula).
Abbiamo rintracciato il cognome nelle carte medioevali della Sardegna. Nel Condaghe di San Michele di Salvennor, CSMS, XI°, XIII° secolo, al capitolo 126 è nominato Juan (Jubanne – Giovanni) Latino, coinvolto in una vendita di terra al monastero di San Miguel: > Compre de Juan Pinna y Juan Latino su parte de Matucatu (zona alberata non lontana dal monastero) que era de sus majores: tierra higueras y nogales ( con piante di fico e di noci): termina a la viga de Comi da divite y les di (do loro in cambio) dos (due) sagos (panno di lana grossa - orbace) y pagno (panno di lana fine) y bacone (torello) con que hize el valor de quatro soll. (4 soldi aurei).
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