LERA:
uno strano cognome. Nel territorio italiano è presente in 58 Comuni. La sua maggiore frequenza si registra in Toscana, nelle province di Livorno e Lucca. In Sardegna è presente solo nella città di Quartu S. E.: 6 di numero.
Non sappiamo che cosa significhi ”lera” in italiano, ma sappiamo benissimo che cosa significa in sardo e ne conosciamo con certezza l'etimologia. Nella lingua sarda lera significa chiacchiera, lerèdda = cantilena e viene dal verbo greco (lerèo) ληρέω = parlare stoltamente; λήρος = chiacchiera inutile. Leréddu è sinonimo di stròlicu = che parla continuamente e dice cose senza senso. Allereddai/re = tentare di raggirare a chiacchiere, confondere le idee. Tipica l'espressione campidanese: "Chi mi doy pongiu deu dhus fatzu a lèra"! "Se mi ci metto, li stordisco a chiacchiere"! "Esti circhendi de nosi fai a lera"! "Sta cercando di impappinarci a chiacchiere"!
Tra l'altro, pur essendo attualmente presente nell'Isola in numero limitatissimo, lo ritroviamo invece nei documenti antichi del sardo: nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, CSMB, XI°, XIII° secolo, troviamo 3 Lera (cap. 205): Furatu, Iorgia e Goantine, in una spartizione di servi, tra la chiesa di Santa Maria di Bonarcado e la chiesa di Santa Maria di Aristanis (Oristano); donnu (signore, nobile) Leras Gunnari, prete (cap. 196), teste in uno scambio di terre.
Tra i firmatari della Pace di Eleonora, LPDE del 1388, abbiamo: Leras Guantino, majore ville Milis Picinnu, villaggio distrutto (Contrate Partis de Milis, vedi app. I^ 18); Leras Thomasio, jurato ville Bonorcato (Bonarcado), odierno Bonarcado (Contrate Partis Milis). Il cognome Lera è presente pure in Spagna.
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