Satta

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Pubblicato Giovedì, 01 Gennaio 2015 10:43
Scritto da Super User
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SATTA:

sul significato e l'etimologia della voce satta permangono incertezze. Probabilmente si tratta di termine corrotto. Potrebbe derivare dall'unione di nome con articolo, come per esempio "su arritzu" ha dato il cognome "Sarritzu". La voce attsa o atza in campidanese, atta in logudorese significa filo del coltello, ma homini de atza in camp. homini de atta in log. significa uomo audace, coraggioso (vedi il cognome Atza). Nell'unione con l'articolo si ha s'atta, >satta (in log.). Ed è proprio nell'alta Sardegna, cioè nell'antico Logudoro, che è più diffuso il cognome "Satta". Quindi dovrebbe indicare, se le nostre considerazioni sono giuste, il carattere della persona: audace e coraggioso. Non abbiamo altri suggerimenti! Non abbiamo trovato il cognome negli antichi documenti medioevali della lingua e della storia della Sardegna.

Nella storia moderna e contemporanea ricordiamo: Satta Luigi, di Orgosolo(1708), primo vescovo della Diocesi di Iglesias (olim di Sulcis), dal 1763 al 1772. Satta Branca Antonio, politico repubblicano, di fede mazziniana. Nacque a Sassari nel 1861, anno in cui lo Stato cambiò da Regno di Sardegna in Regno d'Italia. Fu uno dei fondatori del quotidiano La Nuova Sardegna; deputato al Parlamento dal 1919 al 1921. Ricordiamo inoltre Salvatore  Satta (1902 - 1975), di Nuoro: giurista e scrittore. Nel 1925 si trasferì a Milano, dove esercitò la professione di avvocato. Cominciò la sua carriera di scrittore, durante la sua degenza nel sanatorio di Merano, col romanzo La Veranda. Completamente ristabilito, nel 1932 ottenne la Libera Docenza di Diritto presso l'Università di Camerino. Nel 1939 fu pubblicato il suo primo importante saggio di diritto, "Appunti di diritto processuale civile"; nel 1940, a Genova, dove gli era stata affidata la cattedra di diritto, pubblicò il saggio "Guida pratica per il nuovo processo civile italiano". Nel 1945, subito dopo la guerra fu nominato prorettore dell'Università di Trieste. Nel 1946 tornò a Genova come docente universitario. Negli anni che seguirono continuò con grande interesse la sua attività accademica e continuò a pubblicare saggi sul diritto processuale civile. Nel 1958 fu chiamato a Roma, sempre per la cattedra di diritto processuale. Nel 1970 cominciò la stesura della sua migliore opera letteraria, il romanzo, "Il Giorno del Giudizio", che fu definitivamente completata nel 1975, l'anno della sua morte: l'opera ( se ne consiglia la lettura) fu poi pubblicata a Padova due anni dopo, e suscitò subito grande interesse e accese polemiche.

Attualmente il cognome Satta è presente in 396 Comuni italiani, di cui 140 in Sardegna: Sassari 557, Cagliari 211, Nuoro 146, Olbia 139, Ozieri 137, Luras 97, etc.

 

 


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