Secchi; Sechi

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Pubblicato Sabato, 03 Gennaio 2015 17:05
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SECCHI; SECHI:

( di Ettore Rossoni): "Sia Secchi che Sechi sembrerebbero avere più ceppi, in Lombardia ed Emilia, nel genovese ed è diffusissimo in tutta la Sardegna; Secco è decisamente veneto, molto diffuso nel vicentino, trevisano e veneziano, con ceppi anche nel veronese, bellunese, padovano e rovigoto; Seche, quasi unico, sembrerebbe sardo; Sequi sembrerebbe di origini fiorentine, con un ceppo a Firenze ed a Rufina e Pontassieve nel fiorentino ed un ceppo secondario in Sardegna a Cagliari ed Oristano, potrebbero derivare da soprannomi originati dalla magrezza dei capostipiti”.

Integrazioni fornite da Giacomo Ganza - Villa di Tirano (SO): “Potrebbe derivare dall'aggettivo sec ( vedi dizionario bergamasco) di Antonio Tiraboschi; questa parola riferita a una persona ne sottolinea la magrezza. A Villa (BG) Sec lo si trova come soprannome di due famiglie".

Integrazioni fornite da Alberto Sechi: “Sia Sechi che Secchi hanno la medesima origine. Il ramo sardo può essere originato dalla Liguria. I Secchi a Genova nel 1199 sono tra i firmatari del giuramento di fedeltà dei Marchesi Malaspina, poi feudatari in Sardegna, dove il cognome è attestato già nei Condaghi (registri degli atti dei conventi, sec. XI-XII) con le diverse grafie Seke, Secke, Sechie, Sekke, poi più tardi Seche, Sechi, Secchi e Sequi (con grafia spagnola). Attualmente diffuse entrambe le varianti”.

SECCHI; SECHI; SECHE; SECCI; SECI; > sicuramente hanno in comune (come cognomi sardi, s'intende!) il significato e l'etimologia, che però rimangono a noi sconosciuti, almeno per ora! Sta di fatto che li troviamo negli antichi documenti della lingua e della storia della Sardegna, ed anche in maniera abbastanza diffusa.

Sulla etimologia ed il significato dei suddetti cognomi possiamo solo tentare delle ipotesi, che restano tali sino a prova contraria. Nella lingua sarda esistono diverse parole che potrebbero aver dato origine al cognome, che ritroviamo nei documenti medioevali in tutte le sue varianti.

Esiste in lingua  sarda il verbo secare (centrale), segare (log.), segai (camp.), nel significato di tagliare, rompere, spezzare; secare in latino. 2° > il termine seiki (centrale), seigi (log.), sexi (camp.) nel significato di sedici; dal latino sedecim. 3° > il termine sègete (centrale che indica la biada mietuta, la messe; dal latino seges. 4° c'è quindi il termine séneke (centrale) che significa vecchio, e darebbe nella forma accorciata séke; dal latino senex. Infine c'è il termine siccu = secco, da siccare o siccai = seccare, dal latino siccare.

Qualcuno suggerisce anche secchia o secchio, dall'italiano, ma qui il secchio viene comunemente detto sa sìccia o anche "séccia" (Santulussurgiu), che potrebbe comunque andar bene per Secci e Seci. In questo ultimo caso anche Secchi e Sechi potrebbero avere significato ed etimo in comune con quelli della penisola, ma nei documenti antichi della Sardegna compare soprattutto nelle varianti Seche, Seke, Secke, Seque (questo ultimo potrebbe venire anche dal latino sequi = seguire). E dunque su significato ed etimologia permangono incertezze.

Troviamo il cognome nei documenti medioevali della lingua e della storia della Sardegna. Tra i firmatari della Pace di Eleonora, LPDE del 1388, figurano parecchie persone con questo cognome, nelle sue varie uscite: Secce Georgio, ville Selluri,  Sedduri - Seddori: odierno Sanluri.(vedi app. I^29); Sece Creyndeu, jurato (guardia giurata, collaborstore del majore - sindaco) ville Tuyli, Tuyli, odierno Tuili. Contrate Marmille (vedi app. I^22); Sece Joanne, ville Ecclesiarum,Villa, odierno Iglesias (vedi app. I^28); Sece Nicolao et Piçalis Guantino - majoribus  ville Tuyli, odierno Tuili. Contrate Marmille (vedi app. I^22); Seche Andrea, jurato ville Solarussa, Solarussa, odierno Solarussa. Campitani Majoris (vedi app. I^21); Seche Anthonio, jurato ville Tiesi, odierno Tiesi. Contrate Caputabas (vedi app. I^20); Seche Anthonio, ville Arcuèri, odierno Ortuèri. Mandrolisay o Barbagia di Belvì (vedi app. I^25); Seche Aramo, ville Burgi, Burgi de Gociano, odierna Burgos - fondata da Mariano IV, padre di Eleonora. Curatorie de Anella (vedi app. I^10); Seche Barisono, majore ville Uta, Uta (non l'odierna), distrutto, Contrate Partis Varicati – Barigadu (vedi app. I^23); Seche Barisono, ville Meana, Meana.odierno Meana, Mandrolisay o Barbagia di Belvì; Seche Basilius, ville Sasseri, Sasseri, Sassari.( vedi app. I^27); Seche Basilius,ville Sasseri; Seche Bernardo - de Castri Januensis, Castri Januensis Civitas (Castel Genovese - Castel Sardo, vedi app. I^3); Seche Canbius - de Aristanni (vedi app. I^1); Seche Comita, jurato ville Orani, Orani...odierna Orani. Curatorie Dore (vedi app. I^12); Seche Deodato, ville Tresnuraghes, Castri Serravallis (vedi app. I^7); Seche Elia, majore ville Boon, Boon, Bono (attuale). Curatorie de Anella; Seche Gasparo, majore ville Cuuri, Cuuri...distrutto, presso Ghilarza. Contrate Partis de Guilcier (vedi app. I^16); Seche Gonnario, ville Alary, Alary. odierno Alai. Contrate Partis Varicati - Barigadu; Seche Guantino, ville Semestene, Semestene, odierno Semestene, Curatorie de Costa de Valls (vedi app. I^15) ; Seche Guillermo, sindicus Montis Leonis,  Montis Leonis.odierno Monteleone Roccadoria-  Contrate Caputabas (vedi app. I^20); Seche Iacobus - de Aristanni ; Seche Joanne - de Bosa (vedi app. I^2) ; Seche Joanne - de Castri Januensis ; Seche Joanne - ville Terrenove- Olbia (vedi app. I^5); Seche Joanne, jurato ville Cerfallio, Cerfallio, odierno Zerfaliu, Campitani Majoris (vedi app. I^21); Fordongianus; Seche Joanne, ville Ardar, Ardar...odierno Ardara(Meylogu). Contrate de Ardar et Meylogu ( VEDI APP: i^17); Seche Lemono, jurato ville Busache, Busache.odierno Busachi. Contrate Partis Varicati (VEDI APP. i^23); Seche Leonardo, jurato ville Giavi, Giav, odierno Giave, Contrate Caputabas; Seche Leonardo, jurato ville Solli, Solli, odierno Soddi. Contrate Partis de Guilcier (vedi app. I^16); Seche Margiano, ville Tonara, Tonara, odierno Tonara, Mandrolisay o Barbagia Di Belvì (vedi app. I^25); Seche Mariano, jurato ville Cuuri, Cuuri, distrutto, presso Ghilarza. Contrate Partis de Guilcier; Seche Petro, burgi de Osilo, Osilo .odierno Osilo; Seche Petro, ville Aricu, Aricu, odierno Aritzo,  Mandrolisay o Barbagia di Belvì; Seche Petro, ville Orgosolo,  Orgosolo...odierno. Curatorie Dore (vedi app. I^12); Seche Petrus, ville Sasseri; Seche Samaurio, jurato ville Silanus, Silanus, odierno Silanus, Castri Montis de Verro (vedi app. I^9); Seche Superno - ville Terrenove et Fundi Montis –Olbia (vedi app. I^5); Seche Tomasio, majore ville de Salvenor; Sechi Petro - de Castri Januensis (vedi app. I^3). Sempre nel CDS del Tola, al vol. II°, relativamente all’anno 1410 31 marzo, nel novero dei 557 homines oristanesi, che giurarono fedeltà al re aragonese, in nome e per conto di Leonardo Cubello, ci sono anche, Secij Laurencio, Sequj Antiogo, Sequi Francischo (vedi app. III^ anno 1410 31 marzo); relativamente all’anno 1501, alla sinodo di maggio è presente Seque  Anthonius (vedi app. III^ anno 1501); lo stesso è presente alla sinodo del 1534 come vicario generale; alla stessa riunione è presente anche Seque Salvator (vedi app. III^ anno 1534); relativamente all’anno 1624, nell’elenco dei graziati dal vicerè D. Giovanni Vivas, c’è Sequi Juan Luca di Ozieri (vedi app. III^ anno 1624); relativamente all’anno 1669, è nominato Sequi Foddi Giovanni (vedi app. III^ anno 1669); relativamente all’anno 1678, tra le persone insignite del “cavalerato” c’è anche Sequi Juliano “sindico” de Algueri – Alghero (vedi app. III^ anno 1678).

Nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, CSMB, XI°, XIII° secolo, abbiamo: Seke Arzocco (al capitolo 172), teste in una lite (kertu) per il possesso della servitù: > ego Nicolaus, prior de Bonarchato (sic), fazo recordationem pro kertu ki feki pro Maria Pisana etc. etc. seguono i testimoni, tra cui Secke (sic) Arzocco curatore de Cebera Grussa (si tratta di Tzeppara di Gonnostramatza - Partis de Montibus); sempre al capitolo 172, abbiamo Seckie Comita (come teste), maiore de caballos ( era l'amministratore centrale dello stato, attendente alle torme equine regie  (il cavallo aveva un'enorme importanza, nel Medioevo); era inoltre l'organizzatore delle battute di caccia, sia del signore che dei popolani; quindi presiedeva al controllo dei boschi e delle riserve di caccia in genere. In proposito nella Carta de Logu è documentato dettagliatamente quanto detto). Nei capitoli 2, 78, 110, 121, 125, 207, sempre del CSMB, è citato (come testimone - testimonio) Trogodori Seke, curatore de verrùta ( era colui che, nei 4 regni giudicali medioevali, predisponeva i turni di guardia armata del giudice, detti appunto kitas de verrùta o berrùda). Al capitolo 25 è citata Vera Seke, figlia di donna Elene de Thori e di Petru Seke; in questo vengono reclamati dal priore di Santa Maria Nicolaus i figli di Vera Seke, che, pur essendo libera e nobile per parte di madre e di padre, li ha fatti con un servo di Sanctu Jorgi de Calcaria e quindi spettano, come servi alla chiesa. I genitori di Vera tentano di convincerla a lasciare il servo di San Giorgio: " No bolio k'istiìs plus cun su serbu de Sanctu Jorgi"! (non voglio che tu stia oltre col servo di San Giorgio). Et Bera naredi (gli risponde): " Pusco perdu fiios meos, no mi bolio bogare de llu"! (Piuttosto perdo i miei figli, non mi voglio separare da lui!); i genitori rispettano la volontà della ragazza.

Nel Condaghe di San Nicola di Trullas, CSNT, XI°, XIII° secolo, ai capitoli 306 e 307 troviamo Secke (e Sekke) Furatu, su de Puthu Maiore (Pozzomaggiore), citato come teste in una lite (kertu) per il possesso della terra: > Kertait mecu Gitilesu Melone ca (perchè): "sa vinia de socru meu (mio suocero) de Narbones .etc. etc.

Nel Condaghe di San Pietro di Silki, al capitolo 393 troviamo Secche Maria, coinvolta in una donazione, (postura): > positinke a scu. Petru Maria Secche, pro s’anima sua ad ora de morte, sa binia sua dessa Pulciosa , tottota (tutta quanta) in co vi la aveat, etc. Ai capitoli 287, 351 e 358, è nominato donnu Juvanne Seche, su de Silki: > come teste in una donazione al 287; come teste in una donazione al 351; come teste in una donazione al 358: > Vennit ad hora de morte Comita de Iscanu et ferisse manacuin scu. Petru et deitinke a scu Petru sa parthone sua in konke la aveat (ovunque l’avesse) in Silki, etc. fra i testes c’è anche Juvanne Secke; al capitolo 429 è nominato donnu Andria Secche, teste in un acquisto: > comporaili a donnu Petru de Risa su de Chelemule sa vinea sua qui aviat in Garulatho, etc. fra i testes c’è anche donnu Andria Secche; al capitolo 287 è nominato Seche Petru Barbate, teste in una donazione ( postura) al monastero di San Pietro: > Posit donna Bera d’Athen muiere ki fuit de donnu Petru Seche Barbate a scu. Petru pross’anima sua de .iij. partes  .j.  (di tre parti una = un terzo) de donnia cantu aveat ed intro de domo e foras de domo: domos, serbos, saltos, terras, binias, battor pedia (animali a quattro zampe). Etc. Al capitolo 356 è nominato Mariane Seke, teste in una promessa di donazione a San Pietro: > Vennit Petru Caprinu, filiu de Gasantine Caprinu et battussitila a Jorgia de Arsumen sa muliere, filia de Comita de Maroniu et de Susanna de Arsumen, a scu. Petru sende malavita (gravemente malata) et istettit malavita in sa domo de scu. Petru et Deus et scu. Petru sanaitila. Et Petru Caprinu et Jorgia de Arsumen sa muliere ave ko (appena) viderun bene ka la sanait Deus et scu. Petru, afferserunse (si offrirono = fecero voto) ambos umpare; etc. (segue il contenuto dell’offerta) > Mariane Seke è tra i testes. Ai capitoli 338, 348 e 352 è nominato Petru Seke; al 338 è coinvolto in una lite col priore del monastero: > Kertait mecu (ha avuto lite con me) Petru Seke prossos fiios de Petru Manutha, ka mi los voleat levare appus sa mama ( per parte di madre), etc. al 348 è testimone in una registrazione; al 352 è testimone in un acquisto di terre (saltu).

Nel Condaghe di San Michele di Salvennor, CSMS, XI°, XIII° secolo troviamo il cognome: ai capitoli 88 e 170, è nominato Petru Seche, coinvolto in uno scambio di terre al cap. 88: > Cambiè con Pedro Seque tierra; el me diò en Piretu (località non lontana dal monastero), en Conca dessa Arena, y yo le di en sas Piras de Tinolla cabo por cabo(terra pro terra), etc. è teste in una donazione al cap. 170.

Nella storia della Sardegna medioevale ricordiamo pure fra' Girolamo Sechis, francescano dell'Ordine dei Frati Minori, vescovo della diocesi di Ottana, oggi Alghero Bosa, dal 1474 al 1481.

Attualmente il cognome Secchi è presente in 636 Comuni italiani, di cui 112 in Sardegna: Sassari 166, Cagliari 149, Sennori 129, Nuoro 110, Olbia 83, Oristano 38, etc. Nella penisola Milano ne conta 247, Roma 106, Genova 81, Torino 30, etc.Il cognome è presente in 15 Stati Usa.

Il cognome Sechi è presente in 419 Comuni italiani, di cui 150 in Sardegna: Sassari 1000, Alghero 250, Cagliari 195, Oristano 158, Sorso 150, etc. Nella penisola Roma ne conta 139, Genova 138, Milano 52, Torino 46, etc. Il cognome è presente in USA in 5 Stati. Il cognome Secci è presente in 417 Comuni italiani, di cui 149 in Sardegna: Quartu S. E. 388, Cagliari 371, Selargius 137, San Vito 129, Villasor 116, etc. In USA è presente in 4 Stati.

Il cognome Seche (che è quello che conserva le origini), è presente in 3 Comuni della Sardegna: Ovodda, Pula e Semestene, con un nucleo familiare ciascuno.

- Integrazioni fornite da Marco Secci: Secci: “in nessuno dei dialetti della lingua sarda secci può essere ricondotto alla termine tradotto italiano secchio / secchi. Nel dialetto campidanese nell'area in cui è più diffuso il cognome Secci, ciòè nel Campidano di Cagliari,  il termine italiano secchio/secchi si traduce siccia/siccias. Molti cognomi sardi tramandati da secoli sono molto antichi e affatto riconducibili a termini italianizzati. Il cognome Secci molto probabilmente deriva almeno dall'età romana dal nome o gens Seccius (genitivo: Secci). Vedi Repertorium nominum gentilium et cognominum Latinorum / curaverunt Heikki Solin et Olli Salomies. - Editio nova addendis corrigendisque augmentata. - Hildesheim \\etc.! : Olms-Weidmann, 1994. È presente in molte epigrafie latine anche fuori dall'Italia nelle colonie conquistate dall'impero romano”.

- Integrazioni fornite da Pietro Secci Secci: “Ho fatto una ricerca negli archivi diocesani di Lanusei (NU) e sono riuscito a risalire all'albero genealogico della mia famiglia fino al 1625 e ho notato come il cognome sia cambiato nei secoli: nel 1625 il cognome era Setze, poi diventato Sechy nel 1700 e ancora Sechi nel 1800, poi  Secce a fine 1800, fino ad arrivare ai giorni nostri così come lo troviamo”. 

 

 

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