Aymerich

Valutazione attuale:  / 0
ScarsoOttimo 
Dettagli
Pubblicato Domenica, 10 Agosto 2014 13:32
Scritto da Super User
Visite: 1974

AYMERICH:

non è chiaramente un cognome sardo, ma ha la sua maggiore diffusione in Sardegna (in campo nazionale), sin dai tempi antichi. Non ne conosciamo con esattezza il significato e l'etimologia, ma crediamo che derivi dal nome Amerigo.

Gli Aymerich di Sardegna appartengono ad una antica casata, del ceto borghese di Castel di Cagliari. La loro prima presenza in Sardegna ed esattamente a Cagliari risale alla metà del Trecento (erano mercanti catalani, probabilmente di Barcellona; si interessavano soprattutto di commercio). Nel XV° secolo divennero una delle famiglie più potenti della città. Estesero i loro traffici commerciali in tutto il Mediterraneo Occidentale.

Nel 1486 acquistarono la Signoria di Mara, elevata a Contea nel 1641. Il loro primo titolo nobiliare risale al 1521, per investitura di Carlo V imperatore. Nel corso del XVII° secolo gli Aymerich entrarono in possesso del feudo di Villamar, del marchesato di Laconi, della baronia di Plaghe, del viscontado di Sanluri (Di. Sto. Sa. Di F. C. Casula). Non troviamo il cognome nei Condaghi, ma nel Codex Diplomaticus Sardiniae, C.D.S. Vol. II, relativamente all’anno 1481 sono presenti Aymerich Giovanni Nicolò e Aymerich Antonio, fra i membri del Parlamento Sardo convocato a Cagliari, - (vedi app. III^ Anno 1481) ; come risulta anche dal "De Rebus Sardois IV°" (di) Ioannis Francisci Farae - (pag. 234 cv. 10- 28), troviamo: "Anno deinde 1481 coniuncto insulae Sardiniae et Siciliane regno Aragoniae. in Calaiutana urbe (Calatayud - attualmente 18 mila abitanti circa - capoluogo della omonima Comunidad - della regione autonoma dell'Aragona - nord est della Spagna, non lontano dai Pirenei). eodem anno Eximen Peres prorex Sardorum (Ximen Perez vicerè di Sardegna), conventus, quos parlamentum  appellant, in Castro Calaris habuit, paesentibus Petro Pilares, archiepiscopo calaritano, Ioanne Fonesa, Iacobo Maraquis, Ioanne Fabra, Andrea Sunyero, Francisco Zunquello, Petro Martino de Ferrariis, Berengario Granello, Ioanne Rodo, Ioanne Andrea, Petro de Cervellon, Petro Fortesa, Galcerando Iuliano, Petro Mara de Lacana, Salvatore de Sena, Ludovico Castelvì, Iacobo Aragall et Petro Gomes praesulum, magnatum et civitatum (rappresentanti delle varie categorie cittadine), necnon (ed inoltre) Arnaldo Roca, Bernardino Margens, Ioanne Nicolao Aymerich, Antonio Martino et Antonio Aymerich Calaris consulibus (consoli di Cagliari)". .

Separatamente dagli Aymerich di Cagliari, nella storia della Sardegna ricordiamo Amerigo Nicolò Aymerich, vescovo della Diocesi di Bosa dal 1351 al 1355, nel periodo della guerra tra il regno giudicale di Arborea ed il regno catalano aragonese di Sardegna. Dai documenti della diocesi di Bosa risulta  nativo di Maiorca. Ebbe molti impegni con la Curia Romana, pertanto si curò solo relativamente della Diocesi.

Sono numerosi gli Aymerich che hanno marcato la storia medioevale e moderna della Sardegna. Noi del Medio Campidano ricordiamo mons. Aymerich Michele Antonio, vescovo della diocesi di Ales Terralba dal 1788 al 1806, figlio del marchese di Laconi, cagliaritano di nascita, laureato in diritto canonico e civile a Torino e nominato vescovo della suddetta diocesi dal papa Pio VI nel 1788. Si interessò molto ai problemi del Campidano e della Sardegna in genere. Sostenne sempre, tra l'altro, la necessità di conferire tutte le cariche religiose e civili solo ai sardi residenti in Sardegna. Fu senz'altro il degno successore di mons. Giovanni Maria Pilo. etc. 

Nel Codice Diplomatico di Villa di Chiesa sono nominati i seguenti Aymerich: relativamente all'anno 1480 Aymerich Giacomo e Aymerich Giannicolò (sec. XV° cap. CXI° riga 25); relativamente all'anno 1485 Aymerich Pietro (sec. XV° cap. CXLI° riga 66) etc. 

Nella storia d'Europa è invece opportuno ricordare Nicolàs Aymerich ( 1320 - 1399) catalano di Gerone (città a nord di Barcellona), teologo cattolico dell'Ordine dei Domenicani, Inquisitore Generale della Corona d'Aragona, autore dell'opera "Directorium Inquisitorum", il manuale dell'Inquisitore, del 1376, che precede il "Fornicarius"(1435) di Iohannes Nider ed infine il "Malleus Maleficarum", il vero e proprio manuale di "caccia alle streghe" (il Malleus contiene incredibili affermazioni contro la donna: leggere per credere- cerca nell'Web, Malleus Maleficarum), il cui testo fu redatto dai frati domenicani Jacob Sprenger e Henric Kramer nel 1486.

Attualmente il cognome Aymerich è presente in 6 Comuni italiani, di cui 3 in Sardegna: Cagliari 13, Pula 6, Laconi 5.

Nei Registri Parrocchiali dell'Ottocento, a Gonnosfanadiga, abbiamo trovato Aymerich Anna Maria, morta in data 1840, all'età di 75 anni e sepolta nel cimitero di Santa Barbara. E' riportata anche la data del battesimo, 1765. Di lei, per il momento, non sappiamo altro.

 

 

Diritti Di Copyright : Giuseppe Concas

© : http://www.nominis.net