Cabra; Cabras; Capra; Craba; Crabu; Caprile; Caprino

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Pubblicato Giovedì, 21 Agosto 2014 12:17
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CABRA; CABRAS; CAPRA; CRABA; CRABU; CAPRILE; CAPRINO:

crapa, craba è la capra, dal latino capra. Crabu è il maschio della capra, il caprone o becco e viene dal latino caper. Sa craba de mari è il ragno di mare. Crabìnu è proprio della capra: petza crabìna = carne di capra. Sa craba modula è la capra senza corna. L'espressione: "Arreu che una craba"! = "Che va in giro come una capra"! (vedi nel Web dicius di Giuseppe Concas). Essi cumenti 'e unu crabu, significa essere grezzo, rozzo e maleodorante come un caprone.

Il caprile in italiano, su crapìle o crabìli, in sardo, è la stalla o recinto delle capre (inoltre, vedi più avanti, Capriles: Villaggio medioevale). Nelle carte antiche della lingua sarda troviamo i suddetti cognomi nelle varie uscite. Tra i firmatari della pace di Eleonora, LPDE del 1388, troviamo: Capra Angelus, ville Sasseri - Sasseri…Sassari – ( vedi app. I^27) ; Capra Barisono, ville Ecclesiarum  – ( vedi app. I^28) …odierno Iglesias; Capra Barsolo - ville Terrenove et Fundi Montis (Olbia – ( vedi app. I^5) ; Capra Bernardo - ville de Ala (Alà dei Sardi); Capra Gaschino - de Bosa,  Bosa - ( vedi app. I^2) . ; Capra Georgio, ville Laconi - ** Laconi…et Contrate Partis Alença – ( vedi app. I^14) . Capra Guantino, jurato ville Zaramonte(Chiaramonte – ( vedi app. I^13); Capra Guantino, ville Laconi – ( vedi app. I^14 ) ; Capra Gunnario, ville Martis (Martis - Anglona); Capra Leonardo, jurato ville Layrru (Laerru); Capra Manuele - de Bosa; Capra Nicolao - ville de Pac¢ada (Pattada); Capra Nicolaus, ville Sasseri; Capra Petro, jurato ville Gocille (  Gocille. villaggio Distrutto. Curatorie de Anella – ( vedi app. I^10); Capra Torbino, ville Ecclesiarum - ( vedi app. I^28) ; Capra(de) Angelino, ville Macumerii(Macomer)  MACUMERII et Curatorie de Marghine de Gociano – ( vedi app. I^8) . Capras (de) Lusurgio, ville Gonnos de Tramacia – ( vedi app. I^19) - (Gonnostramatza); Caprilis (de) Joannes, ville Sasseri. Sempre nel C.D.S. di P. Tola, al vol. II, relativamente all’anno 1410, fra i 557 homines di Oristano, che giurarono fedeltà al re aragonese, in nome di Leonardo Cubello, troviamo Capri Miale – ( vedi app. III^ Anno 1410 31 marzo) .

Nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, CSMB, XI°, XIII° secolo, troviamo: Capra Iorgi e i figli Capra Gunnari, Capra Elene, Capra Samaridanu e Capra Gosantine, in una partizione di servi: > partirus (divisero) fiios de Iorgi Capra cun Gosantine de Lacon Lauri, armentariu de Sollie; Clesia levavit (la chiesa ha preso) a Gosantine et a Samaridanu et Juige levavit a Gunnari et a Elene (seguono i testimoni); Capra Gavini (capp. 40, 43), citato in una donazione (postura) e in una compera (comporu); > (cap. 43): posit Iorgi Capai terra de Gavini Capra a Clesia (Jorgi Capai ha donato alla chiesa); testes: Iohanne Capai, Goantine Cogone et Gavine Capai. Cabru Gavine (108), teste in una partizione di servi; Cabru Petru (cap. 98) prete di Leonissa (abitato scomparso, Leonissa, distrutto: Lunissa (Atzàra) - Mandrolisay o Barbagia di Belvì): > et sunt testimonios. et donnu (nobile) Petru Cabru presbiteru de Leonissa.

Nel Condaghe di San Nicola di Trullas, CSNT, XI°, XIII° secolo, abbiamo: Capra Goantine (cap. 307), teste in una donazione (positinke); Capra Petru, maiore de Scolca (cap. 194 - il maiore de Scolca era il capo delle squadre a guardia dei confini), teste in una lite per la divisione di terre, in Salto di Puçu Passaris (Villa medioevale scomparsa, sita, molto probabilmente, tra Romana e Cheremule); Capra Iorgi (cap. 122 -fratello del precedente Petro), coinvolto in una lite sfociata in una rissa: largarum homines de Sanctu Nichola cun homines de Iorgi Capra e de Petru su frate. Feruninde uno homine, Furatu de Rivu et moribit. Et Petru Capra et Iorgi Capra su frate bennerun a me, et ego deindelis unu pulletru, a boluntade issoro bona.(vennero alle mani gli uomini di San Nicola con gli uomini di Iorgi Capra e di Petru suo fratello. Ne ferirono uno, e morirà. E Petru Capra e Iorgi Capra vennero da me (Iohannes Prior di San Nicola), et ego diedi (in cambio)un puledro col loro pieno consenso.); Capra Iusta e Capra Maria, sorelle (cap. 120), serve in Ugusule (forse l'odierna Osilo?); Caprinu Gunnari (capp. 235, 270 e 271), teste in una lite (kertu) per il possesso della terra. Caprinu Petru (305), in lite (kertu) con San Nicola per il risarcimento della uccisione di una cavalla, che dice essere sua. 

Nel Condaghe di San Michele di Salvennor, CSMS, XI°, XIII° secolo, ai capitoli 302 e 325 sono citate Elena e Justa Capra (in uno scambio di servitù con il priore di San Nicola di Trullas): hize trueco (scambio) con el prior de Trullas don Alberto, tierra por tierra …(aqui falta = manca un frammento)…y la mitad (la metà del servizio) en Justa Capra …y tres quartos (tre quarti del servizio) en Elena Capra, y tres quartos en su hija (figlia)… Ai capitoli 120, 149 e 160 è citato Gosantine Capra (149 - un acquisto): > compre de Jorge Gulpino su Caça (la casa) y le di dos (in cambio)…Testes: Gosantin Capra, major de Bulbare…( il major de Bulbare era il capo guardiano dei recinti delle mandrie). Anche nel Condaghe di San Pietro di Silki, CSPS, XI°, XIII° secolo, troviamo traccia di questi cognomi: al capitolo 402 è nominato Comita Capra, quale membro di una commissione giudicale per stabilire i confini del Giudicato nel “salto” del Monte de Lella. La Commissione riceve l’ordine direttamente dal Giudice Mariane nella persona del curatore di Plovake (Ploaghe) donnu Ithoccor de Kerki, quale suo capo e responsabile; è formata, oltre che da Comita Capra, da Gantine Plana, Gunnari Seta, arciprete di Plovake, Gavini Seta, Dorgotori de Varru, Petru de Varru, Petru de Palmas, Mariane de Palmas, Petru Coke, Dorgotori Doppia, e Gantine de Nurra. Costoro verificarono i confini secondo quanto diceva il “documento”, sa Carta Bullata. Ai capp. 305 e 364, sempre del CSPS, troviamo Capra Petru Armentariu de scu. Petru, in una lite (kertu) al 305 e come testimone di una compera (comporu) al 364. Ancora nel CSPS, troviamo traccia del cognome Caprile, nella variante “de Capriles” (Capriles villaggio scomparso: i suoi resti si trovano in agro di Ollàsta Simagis, lungo la strada per Villanova Truskedu; in periodo medioevale appartenne alla Curadorìa di Campidano di Simagis; i suoi rappresentanti firmarono la Petizione di Eleonora, LPDE del 1388 ( vedi app. I^24 ), dopodichè non abbiamo più tracce nei documenti antichi): Comita de Capriles, citato ai capp. 316 e 342: al 316 come Testimone in una donazione (postura) alla chiesa di Santa Maria di Cotroniano (Codrongianus), insieme anche ai fratelli Egithu e Pellio de Capriles; al cap. 32 sono nominati Furata e Sagio de Capriles, in una donazione (postura); al cap. 196 troviamo Gosantine de Capriles, citato in una compera di terre da parte del convento di San Pietro; al cap. 380, è nominato Mariane de Capriles su de Muskianu, in uno scambio di servi tra la chiesa di Saccaria (S.T. di Saccargia) e donnu Juvanne Gramaticu; ai capp. 211 e 219, ci sono Petru de Capriles Longu e Petru de Capriles Prinkiu e Niscoli de Capriles, frate de Petru Longu, citati come testimoni di permute di terre (tramutu). Sempre nel CSPS, troviamo traccia del cognome Caprinu: ai capp. 415 e 435, è citato Comita Caprinu, donnu, in una lite per la proprietà della terra al 415, come testimone al 435 in una donazione alla chiesa di Sancta Maria d’Usune, al 435: > posit (ha donato) ad sca. Maria d’Usune donna Jorgia de Gitil pross’anima sua de .iij. partes .j. (di tre parti, una) qui aviat in su saltu de Nussu; al cap. 356 troviamo Caprinu Gosantine e Caprinu Petru, babbu e fiiu (padre e figlio) coinvolti in una Promessa di Donazione a San Pietro (et terras et binias et cortes et saltos et homines = terre e vigne e case e salti e servi, etc.) per la guarigione della moglie di Petru, Jorgia de Arsumen, affetta da un grave morbo; al cap. 307 c’è Caprinu Gunnari, citato come teste in una lite (kertu) tra Gosantine de Seltas e i figli di Gosantine Pithale; al cap. 96 è nominato Petru Caprinu, maiolariu maiore de Iudike (porcaro maggiore del Giudice), come teste in una compera di servi (homines) da parte dell’Apatissa Theodora del Convento di San Pietro.

Nell'opera di Giovanni Francesco Fara "de Rebus Sardois IV", a pagina 174/1, è citato Capra Valentinus: > Valentinus Capra et Ferdinandus de Heredia, insignes viri sassarenses, fuerunt a rege generositatis privilegio honestati (ottennero dal re la concessione della nobiltà - anno 1438). Ricordiamo inoltre che Cabras è un centro abitato di 9.000 abitanti, sito sulla costa occidentale della Sardegna, sulla riva sinistra dell'omonimo stagno, a pochi chilometri da Oristano, della cui provincia fa parte. Popolata sin dal V° millennio a.Cr. non lontana da Tarros, uno dei siti archeologici più importanti della Sardegna (vedi nel Web), in periodo medioevale fu villa (bidda) appartenente alla Curadorìa del Campidano Maggiore o di Cabras, del regno giudicale di Arborea.

La sua prima menzione è in un documento dell'XI° secolo, ove è citata come domus de masone de capras = recinti, ovili di capre (furriadròxus, medaus de crabas). Nel 1410, dopo la sconfitta delle truppe arborensi anche il suo territorio andò a far parte del Regno di Sardegna, aggregato alla corona d'Aragona. Per saperne di più vedi nel Web oppure nel Di.Sto.Sa di F. Cesare Casula.

Nella storia ricordiamo De La Cabra Bernardo, arcivescovo della Archidiocesi di Calari dal 1642 al 1655. Di origine spagnola, fu prima canonico, arcidiacono e inquisitore di Saragozza, Cuenca e Siviglia e poi vescovo di Barbastro. Durante il suo arcivescovado cagliaritano si scontrò con vari uomini politici e religiosi del suo territorio e non solo. Godeva comunque e sempre dell'appoggio della Curia Romana (Di. Sto. Sa).

Nella  storia contemporanea citiamo Antonello Cabras, di Sant'Antioco (1949), ingegnere, sindaco del suo paese, consigliere regionale, senatore della Repubblica, eletto per la prima volta il 21 aprile 1996; ancora oggi membro del Senato: l'ultima elezione (col PD) risale all'aprile 2008. 

I suddetti cognomi nella situazione attuale: Cabra, è presente in 36 Comuni, di cui nessuno in Sardegna; è diffuso soprattutto in Piemonte; Cabras è presente in 377 Comuni italiani, di cui 147 in Sardegna: Cagliari 468, Quartu S. E. 411, Sassari 187, Baunei 163, etc. Capra è presente in 788 Comuni italiani (maggior frequenza nel Nord), di cui 24 in Sardegna: Cagliari 57, Nuoro 56, Torpè 44, Sassari 32, etc. Craba è presente in 37 Comuni italiani, di cui 14 in Sardegna: Siapiccia 33, Villaurbana 20, Berchidda 11, etc. Crabu è presente in 32 Comuni italiani, di cui 14 in Sardegna: Cagliari 32, Mandas 23, Isili 20, etc. Caprile è presente in 84 Comuni italiani (con prevalenza in Liguria, Lombardia, Campania), di cui nessuno in Sardegna. Caprino è presente in 140 Comuni italiani, con prevalenza in Calabria, Sicilia, Lazio, Lombardia), di cui 1 in Sardegna: Oristano 3.

 

 

 

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