Conca; Concas

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Pubblicato Mercoledì, 27 Agosto 2014 11:25
Scritto da Super User
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CONCA; CONCAS:  

conca, scodella, caverna, grotta, testa. Dal latino concha. In greco abbiamo κονκοσ (concos), sempre nel significato di conca, vaso, ma in maniera specifica di cranio, testa, capo.

Generalmente in Campidano prende il significato di testa: segai sa conca = rompere la testa (in senso figurato) rompere l'anima, la pazienza etc. Sa conca de su genùghu (la testa del ginocchio, è la rotula; sa conca de su fusu è la cocca del fuso; conca 'e mallu sono i girini della rana; conca 'e moru, è un uccellino, la capinera; is concheddas  de is didus, sono le nocche; conch''e arròcca, significa testa dura; acconcai, significa mettersi in testa di fare una cosa; isconkiai, significa far dondolare il capo, in segno di incertezza, mista a preoccupazione; su concheddu è anche il glande del membro virile. Sconcau significa avventato, senza testa. 

Centu concas, centu barrittas (cento teste, cento berrette) > vedi ZZDicius/c "Detti e Proverbi del Campidano di Sardegna", parte XIII^,. 

Sa conca, is/sas concas etc. sono toponimi diffusi in tutta la Sardegna, anche negli antichi documenti: ad esempio, nel Condaghe di San Pietro di Silki, CSPS, XI°, XIII° secolo, al cap 133°  è nominato il “salto” di Conca Majore (si tratta di una donazione di terre (saltu) al convento: > Positinke (ha donato) Dorgotori de Roma, su d’Usune (quello di Usini > vicino a Sassari), connatu (cognato) de Petru de Varru, et Justa sa sorre (la sorella), su saltu de Conca Majore (su sattu de) in co fallat cun s’iscla…( dove scende sino alla palude).

 

Nel Condaghe di San Pietro di Silki, CSPS, XI°, XIII° secolo, al capitolo 259, troviamo il toponimo Concas de Varu (località presso Kitarone in agro di Ploaghe).

In agro di Ottana troviamo le Domus de Janas "Sas Concas": forse riferito all'immagine, che appare dai portelli d'ingresso delle tombe o probabilmente al luogo, in cui si trovano.

Nel Codice Diplomatico di Villa di Chiesa, relativamente al secolo XVII, capitolo XXX, anno 1684: Ville spopolate e distrutte nel territorio di Iglesias: > “En los territorios entre Siliqua y Villa Massargias estavan las villas siguientes: Margulu, Bidda Pardu, Pardu Longu, Concas de Jossu, (Concas de Susu) y Bidda Sida, > Santa Adi, Connesa, Barega, Sigerri, Nerna, Flumini Majori, Cauceda, Nuxis, Corongiou, Suergiu,

Una considerazione merita inoltre il verbo cončai/re (conciai/re), che viene dall’italiano conciare, a sua volta dal latino comptiare, a sua volta da comere, nel significato di aggiustare, sistemare, mettere a posto, etc. Conča (concia) è quindi deverbale di conciare.

Tra i firmatari della Pace di Eleonora, LPDE del 1388, sono presenti: Conca Bernardo, ville Curchuris, odierno Curcuris: Partis de Montibus – (vedi app. I^19); Conca Gonnario - ville Terrenove (Olbia) – (vedi app. I^5); Concas Francisco, ville Selluri – (vedi app. I^29 - Sanluri - Seddòri); Concas Margiano, ville de Sardara – ( vedi app. I^6 ); Conchas Comita, jurato ville Sii Majore, Sii Majore…odierno Siamaggiore. Campitani Majoris – ( vedi app. I^21 ); Conchas Joanne, ville Mahara,  Mahara – Barbaraquesa …Arbarei -  Villamar. Contrate Marmille – ( vedi app. I^22 ). Sempre nel C.D.S. del Tola, al vol. II, relativamente all’anno 1410, nell’elenco dei 557 homines oristanesi, che giurarono fedeltà al re aragonese, in nome di Leonardo Cubello, è nominato Margiano Concha, (vedi app. III^ Anno 1410 31 marzo).

Nel testo di Giovanni Francesco Fara, “De Rebus Sardois IV°”, al capitolo Alfonsus Rex è nominato Leonardus Conca Sassarensis: Hoc eodem anno (nello stesso anno > siamo nel 1421) rex  a Ioanna matre Neapolis regina accitus ( per preghiera della madre Giovanna, regina di Napoli) a Corsicano ad Neapolitanum bellum animum cogitatione convertit atque ita rebus Sardiniae compositis instauratisque viribus , Siciliam prius, mox Neapolim est profectus magna illustrium Hispanorum, Sardorum et Siculorum comitante caterva , inter quos erat Stephanus Fara et alii Sassarenses legati necnon Leonardus Conca Sassarensis qui generosus a rege creatus, centum annuis aureis ob res bene gestas fuit ab eo donatus (cui, per le splendide imprese compiute il titolo nobiliare e una rendita annua di cento scudi d’oro). Lo stesso Leonardo Conca è nominato per l’anno 1429, allorquando fu inviato in Spagna ad offrire le proprie forze in aiuto al re Alfonso allora in guerra con il re di Castiglia.

Nel Codice Diplomatico di Villa di Chiesa, relativamente all’anno 1628 (XVII° IX 64/65) è nominato Conca Antioco, coinvolto come testimone del ritrovamento, in località di Nebida, di “due forni compiuti ed uno cominciato” per fondervi il minerale di piombo: > Presents per testimonys: Joan Bactista Cavassa , mercader, jenoves, abitador de Caller; y mestre (maestro) Sebastià Porxella, picapedrer; y mestre (maestro) de axia Antiogo Conca; etc.

Nella Storia moderna ricordiamo: Concas Giuseppe Stanislao, vescovo di Bosa dal 1759 al 1762. Nella storia contemporanea merita una citazione Paderi – Concas Giuseppe vescovo della diocesi di Ogliastra dal 1900, al 1906  (Di.Sto.Sa. di F. Cesare Casula).

Attualmente il cognome Conca è presente in 344 Comuni italiani, di cui 8 in Sardegna: Cagliari 18, Laerru 5, etc. Nella penisola è diffuso soprattutto nei Comuni lombardi: Milano 212. In continente assume perlopiù il significato italiano di conca = vaso, scavo, avvallamento del terreno, cavità, incavo in genere. Concas è presente in Italia in 263 Comuni, di cui 106 in Sardegna. È presente inoltre in tre Stati USA: Illinois, New York e Florida, con un nucleo familiare ciascuno.  In Sardegna ha una maggiore diffusione nel centro sud, a parte Sassari.

È difficile arrivare con certezza al significato ed all'etimologia della voce Conca/s: Arbus, un centro abitato di circa 7000 abitanti, del Medio Campidano, conta il numero più alto con 255; seguono Cagliari (208), Gonnosfanadiga (181), Sassari (181), Quartu S. E. (135). Per quanto riguarda i Concas di Arbus e dintorni, non appare difficile ipotizzare la provenienza del cognome dai due villaggi medioevali scomparsi, Is Concas (De Jossu e De Susu), citati nel Codice Diplomatico di Villa di Chiesa (XVII° XXX 3) ed appartenenti al territorio di Iglesias (Villa di Chiesa).

N.d.R. Numerosi siti del Monte Linas, portano il termine conca, generalmente nel significato di avvallamento, canalone di montagna: Sa Conca; is Conkixèddas; is Concas Mannas, etc.

Dai Registri Parrocchiali di Gonnosfanadiga, relativi al 19° secolo (1800), apprendiamo:

Dal 1826 al 1848: nati e battezzati n° 64 (tra cui Ignazio (1837), Antonio (1840) ed Efisio (1844), di Concas Giovanni Antonio e Lixi Caterinanna, tra i quali Antonio, noto Antonico, il mio bisnonno); defunti, per lo stesso periodo, e sepolti nel Cimitero di Santa Barbara, n° 24. Dal 1849, al 1868: nati e battezzati n° 39; defunti n° 18. Dal 1869 al 1874: nati 23 

 

 

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