Dessena

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Pubblicato Martedì, 02 Settembre 2014 20:06
Scritto da Super User
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DESSENA; (DESENA; DE SENA):

(nelle carte antiche della lingua e della storia della Sardegna troviamo Dessena o De Sena, spesso per indicare la stessa persona.

Per il significato e l'etimo di Dessena o De Sena rimane ancora qualche incertezza, per il semplice fatto che abbiamo tre ipotesi e tutte e tre valide e documentate. Non è da escludere la possibile esistenza di tre ceppi distinti.

1^ ipotesi: i Dessena o De Sena che divennero visconti di Sanluri, discendevano da Cristoforo Piccolomini e da Margherita Sarrazzini di Siena, i quali, nel 1396, con la numerosa famiglia si erano rifugiati a Cagliari, per sfuggire al capestro, accusati di un gravissimo delitto. Il loro figlio Giovanni assunse il cognome De Sena perché proveniente da Siena. Si arruolò nelle truppe catalano aragonesi e combatté valorosamente nella guerra contro il Giudicato d'Arborea e contro i Baroni siciliani, ribelli alla Corona. Per il suo grande merito militare il re Alfonso il Magnanimo lo elevò alla dignità di visconte di Sanluri, con diploma regio redatto in Taranto in data 8 luglio 1436, ma da altra documentazione (Codex Diplomaticus Sardiniae di Pasquale Tola) sappiamo che del titolo fu beneficiario il figlio maggiore Antonio, che continuò la linea feudale. Quindi il primo vero visconte di Sanluri fu Antonio De Sena o Dessena ( per i più curiosi abbiamo intervistato l'attuale Conte di Sanluri: vedi nel Web: Giuseppe Concas - Feste ed eventi di Sardegna - Il Castello di Sanluri). Dessena o De Sena Giovanni 2° fu, a tutti gli effetti, il secondo visconte di Sanluri (sta di fatto che oggi, né a Sanluri, né in tutto il Medio Campidano, di cui Sanluri è Capoluogo, è rimasto un solo Dessena).

2^ ipotesi: De Sena potrebbe essere la corruzione e quindi variante di De Atzena, che nell'attuale variante dà Atzeni (vedi Atzeni), e che nei documenti più antichi appare De Athen o de Açen. Ad esempio, Alibrandino Atzeni, fu comandante militare, prima di Pietro d'Aragona, nel 1355 e poi lo troviamo comandante delle truppe di Mariano IV° all'assedio di Villa di Chiesa (Iglesias) nel 1365; lo stesso è detto Alibrandino de Açen o addirittura Alibrandino De Sena e così anche il fratello Guantino. Vi sono inoltre altri casi simili. I De Athen costituivano una importante famiglia magnatizia del Regno di Torres. Ma li troviamo  in posti sociali di rilievo anche negli altri regni giudicali sardi. Sta di fatto che nei documenti storici c'è un bel po' di confusione, che fa tuttora "impazzire" storici e ricercatori.

3^ ipotesi: De Sena può venire dal toponimo sardo Sena o Senae o Seve: villaggio distrutto nella regione di Figulina, secondo il canonico Giovanni Spano; anche nel Dizionario Storico Sardo di F. C. Casula è registrato come villaggio abbandonato, appartenente alla Curadorìa di Figulina, nel regno giudicale di Torres.

Nel Condaghe di San Pietro di Silki, CSPS, XI°, XIII° secolo, il villaggio è documentato come possedimento dell'Ordine di San Giacomo di Altopascio, in una "bolla" del pontefice Innocenzo III° del 1198. Nell'opera "in chorographiam Sardiniae" di Giovanni Francesco Fara, al capitolo "de civitate Plovache eiusque dioecesi - riga 14 -:> Interiore autem oppida Figulinis, Noagrae, Musellani, Sevae.etc. Figulina, oggi Florinas, si trova non lontano da Sassari ed è un pese di 1574 abitanti, nella cosiddetta regione di Ploaghe.

Oggi il cognome Dessena è presente in 70 Comuni italiani, di cui 37 in Sardegna  (per la maggior parte nel nord dell'isola): Orosei 175, Sassari 77, Olbia 65, etc. Desena è presente in alcuni Comuni del Napoletano ; De Sena è presente in 81 Comuni italiani, con i ceppi più consistenti a Napoli e provincia. Desena e De Sena non ci sono più in Sardegna. Oltre a quanto detto sopra, De Sena lo ritroviamo in altre parti del Codex Diplomaticus Sardiniae di Pasquale Tola al II Volume: relativamente all’anno 1481, tra i presenti alla riunione del Parlamento Sardo, in Cagliari, c’è Salvatore De Sena,  (vedi app. III^ Anno 1481); relativamente all’anno 1534, tra i reverendi presenti alla « Sinodo » del 21 febbraio, ci sono De Sena Ambrosius e De Sena Matheus (vedi app. III^ Anno 1534 21 febbraio); relativamente all’anno 1669, tra le persone inquisite per l’assassinio del Marchese di Camarassa c’è anche Antonio De Sena ( vedi app. III^ Anno 1669/71).

 

 


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