Napoli
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- Pubblicato Sabato, 04 Ottobre 2014 17:41
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NAPOLI:
è presente in 549 Comuni italiani, di cui 26 in Sardegna: Carloforte 73, Cagliari 19, etc. In Sicilia Palermo ne ha 670, Catania 499; nella penisola Roma ne conta 538, Torino 260, Milano 183.
Il cognome è attestato nelle carte medioevali della Sardegna.
Nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, CSMB, XI°, XIII° secolo, al capitolo 74 troviamo Trogodori de Napoli, coinvolto come testimone in una “recordatione” di Armannus priore di Santa Maria di Bonarcado: > Ego Armannus prior de Bonarcato cun s’armentariu (amministratore generale) meu donnu Petru de Serra de Tramaza fagemus custa recordatione pro fiios de Dominige de Pane ki se furunt liberatos, etc. > Et iudicarunt de batuere (portare) testimonios, etc. > et ego batusi testimonios bonos qui iurarunt quia: “Nos illos nognovimus servos et servindo ad clesia (noi li abbiamo conosciuti sempre come servi della chiesa)”. Iurait pro illos Goantine Mellone servu de iudice e Trogodori de Napoli et Trogodori de Zori, etc.
Nella storia moderna ricordiamo Tommaso Napoli. Nacque nell’isola magrebina di Tabarca nel 1743 da genitori cristiani. La madre, due anni prima della nascita (del bambino), fu catturata e ridotta in schiavitù dai Berberi musulmani. Anche il bambino venne considerato uno schiavo. Nel 1752 fu liberato. Visse prima a Carloforte e poi a Cagliari. Entrò a far parte dell’Ordine religioso delle Scuole Pie e divenne sacerdote. Fu poi prefetto delle scuole di San Giuseppe e direttore spirituale dell’Università di Cagliari. Fu quindi docente di Teologia Morale e Fisica. Ma noi lo ricordiamo soprattutto per le sue opere: “Compendiosa descrizione corografica e storica della Sardegna”; “La Relazione ragionata sulla sollevazione di Cagliari e del Regno di Sardegna contro i piemontesi, scritta da un imparziale, che trovossi presente e fu ben informato di tutto”.
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