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Ponte; Ponti; Pontis

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PONTE; PONTI; PONTIS:

il primo è presente in 331 Comuni italiani, di cui 2 in Sardegna: Cuglieri 7, Villasimius 3. Il secondo è presente in 526 Comuni italiani, di cui 23 in Sardegna: Sassari 53, Paulilatino 39, Seneghe 27, etc. Nel resto d’Italia, Milano ne conta 199, Roma 166, etc. Il terzo è presente in 31 Comuni italiani, di cui 19 in Sardegna: Sanluri 47, Villacidro 33, Siliqua 30, etc.. Il vocabolo ponte deriva dall’italiano ponte o meglio dal latino pons - pontis. Ponte è un toponimo comune, diffuso in tutta Italia. Anche in Sardegna vi sono diverse località con tale voce: Ponti Mannu, che fin dall’antichità attraversa il fiume Tirso a nord di Oristano; Ponti Etzu, il vecchio ponte sul Rio Mannu pressio Ittireddu; il nuraghe Ponte presso Dualchi; il castello di Ponte, fra Orosei e Galtellì; etc.

Nelle carte medioevali della Sardegna lo ritroviamo anche come cognome. Nel Condaghe di San Pietro di Silki, CSPS, XI°, XIII° secolo, ai capitoli 205 e 245 è nominato Dorgotori de Ponte. Nel cap. 205 (su Kertu Mannu, vedi app. II^) è citato come testimone; nel cap. 245, Dorgotori de Ponte è giudice del tribunale (corona) per una lite sul possesso della servitù, tra Istephane Unkinu e Petru de Kerki, nepote de Mariane de Castavar. Al capitolo 338 è nominato Mariane de Ponte, curatore di corona (giudice di tribunale in Urieke), in una lite per il possesso della servitù tra il priore (abatissa Massimilla) del monastero e donnu Petru Secke pro sos fiios de Petru Manutha, etc.

Nel Condaghe di San Nicola di Trullas, CSNT, XI°, XIII° secolo, al capitolo122 è nominato Dorbeni de Ponte, teste in un processo per furto di servi: > Largarum homines de Sanctu Nichola (hanno rubato i servi di San Nicola) cun homines de Iorgi Capra e de Petru su Frate, etc. Fra i testes del processo c’è anche donnu Dorbeni de Ponte. Ai capitoli 140 e 233 è nominato Dorgotori de Ponte. Cap. 140 (comporu = acquisto) >Ego Albertus prior ki ponio in istu Codice su comporu ki feci a Saltaro de Cerki dessa binia de Fumosa (località) ki li abeat levata Fravari Unkinu, etc. Qui Dorgotori de Ponte (crediamo sia lo stesso nominato nel CSPS) è citato come proprietario di berbeces et porcos. Al cap. 233 è nominato come Curatore de Figulinas (amministratore di Florinas) e testimone in uno scambio (tramutu) di servi e terre – homines et saltos.

Nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, CSMB, XI°, XIII° secolo, al capitolo 130 è nominato Gosantine de Ponte, testimone in una donazione al monastero di Santa Maria: > Posit (ha donato) donna Bera d’Uda parzone sua ad ispiiadu ad Sancta Maria de Bonarcadu ad ora de morte sua, mugere de donnu Mariane de Lacon Cantarellu, etc. Fra i testes della donazione c’è anche Gosantine de Ponte.

Nel Condaghe di San Michele di Salvennor, CSMS, XI°, XIII° secolo, al capitolo 13 è nominato Gunnari de Ponte teste in una donazione alla chiesa di san Miguel. > El salto Dusuna en Ilvensa. Testò el clerigo (prete) Gunnari de Ponte, etc. Al cap. 251 è nominato Mariano de Ponte diacono dell’arcivescovo di turres Pedro de Cannetu.

Nella storia medioevale ricordiamo Ponti Sisinnio, oristanese, che si distinse nella difesa di Oristano nel 1637 nell’assedio dei Francesi, costretti a ritirarsi e ad abbandonare la città. Nel 1640 sposò una Zatrillas, erede della Baronìa di Gesturi. Dal matrimonio nacque solo una figlia femmina, che andò sposa ad un Torrella ed il feudo passò nella mani dei Torrellas.

 

 


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