Marrocco; Marroccu; Marrocu
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- Pubblicato Giovedì, 25 Settembre 2014 08:08
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MARROCCO; MARROCCU; MARROCU:
il primo è presente in 277 Comuni italiani, di cui 2 in Sardegna: Quartu 6, Carbonia 5.
Il secondo, è presente in 74 Comuni d’Italia, di cui 60 circa in Sardegna: Cagliari 59, Serdiana 30, Arbus 21, etc.
Il terzo è presente in 118 Comuni italiani, di cui 61 circa in Sardegna: Cagliari 113, Sa Gavino monreale 41, Villacidro 30, etc.
Potrebbero derivare dal toponimo con tale nome: in Sardegna è documentato il villaggio, oggi non più esistente di Marrocu, attestato anche col nome di Cuccu Barrocu o di Rocho Marrocho. I suoi resti si trovano in agro di Iglesias. In periodo medioevale appartenne alla Curadorìa di Sulcis nel regno giudicale di Cagliari. Dal 1324 fu villaggio catalano aragonese, concesso in feudo ai signori della Gherdesca gherardiani. Andò del tutto spopolandosi verso la fine del XIV° secolo, anche a causa della guerra tra il giudicato d’Arborea ed il regno catalano aragonese di Sardegna (Di. Sto. Sa di F. C. Casula).
L'antico insediamento è documentato anche nel Vocabolario Sardo Geografico Patronimico ed Etimologico del canonico Giovanni Sapano. in proposito il canonico Spano dice: "Villaggio distrutto della Diocesi di Sulcis. Forse di origine araba.per qualche colonia di Marochini ivi stabilita, che poi sparì perchè di diversa razza". Sempre nel Vocabolario dello Spano il villaggio è documentato col nome di Escoco Marrocco.
Ritroviamo traccia del cognome nelle carte medioevali della Sardegna: Tra i firmatari della Petizione di Pace di Eleonora d’Arborea, LPDE, del 1388 ci sono: Marochu Barcolo, ville Sindìa: odierno Sindìa. Contrate Castri Serravallis (vedi app. I^7); Marrochu Guantino, ville Montis Leonis: odierno Monteleone Roccadoria. Caputabas (vedi app. I^20). Infine: Penna Marroccu Anthonius, ville Sasseri (vedi app. I^27).
Nel Condaghe di San Pietro di Silki, CSPS, X°, XIII° secolo, ai capitoli 416 e 417 è nominato Ithoccor Marrochu come testimone di compere (comporu), da proprietari privati, da parte del monastero di San Pietro: > (416) Ego Gavini Taras armentariu (amministratore ) pro scu. Petru de Silki in sa domo d'Ulumetu, comporai a (da) Petru de Mocor Pithinnu...sa parte sua dessa corte in co vi l'aviat , termen (confinante) assa de scu. Petru, etc. (al cap. 417): > Comporai a Ithoccor Virde...sa parte sua dessa terra chi aviat termen ass'intratoria (ingresso) dessa porta de corte ( delle terre del monastero) etc. Frai testes del 416 e del 417 c'è anche Ithoccor Marrochu e qui si tratta senz'altro di un personaggio di certa importanza, visto che il primo dei testimoni è donnu (nobile) Mariane de Thori.
Che i Marrochu presenti nel novero dei firmatari della Pace di Eleonora e nel CSPS fossero originari o provenienti dal villaggio scomparso, su menzionato, di Marroccu è tutto da dimostrare, come non si può dimostrare che tale villaggio fosse un insediamento di Marocchini. Il termine marrocu, potrebbe avere origine da marra, zappa, tradizionale e classico strmento per coltivare la terra.
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