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Montisci; Montixi

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MONTISCI; MONTIXI:

si tratta di cognomi scarsamente diffusi e per lo più nella parte meridionale dell'isola. Il significato è di piccola montagna, quindi colle, che altrimenti viene chiamato còddu (dal latino collis) che non è voce gallurese, come presuppone il Wagner (DES), ma un termine comune a tutta la Sardegna ed è sinonimo di montixu o monticlu o montiju nell'alta Sardegna ed invece di montixèddu nei dialetti campidanesi.

Nei documenti antichi della lingua sarda la voce monticlu o montiju è presente soprattutto come toponimo:

Nel Condaghe di San Nicola di Trullas, CSNT XI°, XIII° sec. (capp. 39, 245, 321) monticlu Calbosu (monte Calboso, nelle vicinanze di Trullas); monticlu de Subiles (cap. 110 - in agro di Semestene); monticlu d'Ulumos (cap. 330), etc. 

Il termine monticlu è presente anche nel  Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, CSMB XI°, XIII° sec., nonostante la lingua di questo Condaghe sia l'Arborense, molto più vicino al Campidanese che non all'alto Logudorese. 

Anche nel Condaghe di San Pietro di Silki, CSPS, XI°, XIII° secolo, troviamo diversi toponimi col nome Monticlu: al cap. 197 c’è Monticlu Alvu nominato in una donazione al monastero di San Pietro da parte del giudice Barusone: > Ego iudike Barusone (si tratta senz’altro di Barusone III°, sposato con Pretiosa de Orrubu: regnò dal 1153 al 1186)  > deili  (ho dato) a scu. Petru de Silki prossa anima mea sa iscla de Junketu, etc. > torrat toctue pus ena  assu guttur (dopo la sorgente torna verso il viottolo) de Latila, collat totue pus ena et jumpat ad Monticlu Alvu, etc. Al capitolo 419, troviamo Monticlu de Dominike: > Posit (ha donato) Comita de Martis, pross’anima sua, ad sca. Maria d’Usune ( Usini: località in agro di Sassari) dessa terra sua de Monticlu de Dominike. Etc.  Al capitolo 206, è nominato su Monticlu dess’Arenariu: Positinke (postura, donazione) Mariane de Thori ascu. Petru de Silki sa domo de Gennor (Jennor > villaggio scomparso, i cui resti si trovano in agro di Sennori), etc. > parthinde s’iscla de Bubui e benit assu Monticlu dess’Arenariu, etc.  sempre al 206: > Termen dessu saltu: ave (dal)  su Monticlu dessa kersa dessa petra dess’asinu. Etc.

Sempre come toponimo lo troviamo nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, CSMB, XI°, XIII° secolo. Al capitolo 1 troviamo su Monticlu de Piscopu e su Monticlu de Uturdarsai: Iudex Costantinus > (Donazione): > Ego iudice Costantine de Arborea, etc. (è Costantino I° re d’Arborea, figlio di Gonnario de Laccon Serra, marito di Anna de Zori, donò, verso il 1110 l’antico santuario della Vergine di Bonarcado ai benedettini di Camaldoli, affiliati a San Zenone di Pisa), ( segue un lunghissimo elenco delle cose donate ai benedettini): > e benit assu Monticlu de Uturdarsai, etc. > e benit assu castru dessu Monticlu de Piscobu, etc. Al cap. 19 è nominato su Monticlu de Puzu de sa Forada; al cap. 89, su Monticlu dessa Terra Albina, etc. 

Nel Condaghe di San Michele di Salvennor, CSMS, XI°, XIII° secolo, il toponimo Monticlu ricorre una decina di volte, nelle diverse uscite: Su Monticlu al cap. 170; su Montiju de Miquinis, al cap. 167; su Montiju Alvu al cap.169; su Montiju dessa Iscopa Livida al cap. 174; sa viña de Monticla, al cap. 175, e poi ancora: Monticlu de Sogas, Monticlu dessu Ogiastru, su Montiju de prunas, etc.   

Come cognome lo ritroviamo, nell'uscita Montigha (Montija),  tra i firmatari della Pace di Eleonora, LPDE del 1388: Montigha Massargiu, jurato (guardia giurata, collaboratore del majori - sindaco) ville Tuyli ( odierno Tuili. Contrate Marmille ( vedi app.I^22). 

Nel CSNT troviamo poi il cognome Montesa: Montesa (de) Gunne (cap. 102), nella vendita di una vigna a sanctu Nichola.     

Nel testo di Giovanni Francesco Fara, “De Rebus Sardois III°”, al capitolo Ioannes Rex: Ioannes Petri regis Aragoniae filius, ex Leonora regis Siculorum filia procreatus, etc. patre suscepit de mense Ianuarii anni 1387, etc. segue l’assegnazione degli incarichi di governo delle varie circoscrizioni, contrate (encontrade), parti, etc. dell’isola, etc. > Guantinus Porcu pro Parte de Milis; Laurentius Montixi pro Parte de Montibus (vedi app. I^19). etc.  

Nella storia contemporanea ricordiamo Giovanni Montixi, vescovo di Iglesias dal 1844 al 1884. Cagliaritano di origine, della cui cattedrale fu canonico. Eletto vescovo nel 1844, fu presente al Concilio Vaticano aperto da Pio IX° l’8 dicembre 1869. Fu proposto per arcivescovo di Sassari, ma preferì rimanere ad Iglesias, dove morì nel 1884, all’età di 86 anni.

Attualmente il cognome Montisci è presente in 104 Comuni d'Italia, di cui 48 in Sardegna (sud): Cagliari 78, Monserrato 66, Mogoro 50, Orgosolo 20, Oristano 18, Settimo 17, Iglesias 16, etc.

Montixi è presente in 45 Comuni italiani, di cui 25 in Sardegna (sud con qualche eccezione): Cagliari 41, Sardara 24, Monserrato 17, Oristano 15, Sassari 12, etc. Montisci e Montixi, presenti per lo più nella stessa area, hanno la stessa origine, vi è solo una differenza di trascrizione anagrafica. Come ad esempio Lisci - Lixi; Pusceddu - Puxeddu; Mascia - Maxia e tanti altri. Dei due l'autentico è Montixi.

 

 

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