Saraceno; Saracino
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- Pubblicato Martedì, 30 Dicembre 2014 17:56
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SARACENO; SARACINO:
si tratta di due cognomi quasi scomparsi dai registri anagrafici dei Comuni della Sardegna, nonostante la loro considerevole presenza nei documenti antichi della Lingua e della Storia Sarda, soprattutto nei Condaghi. Non vi è bisogno di illustrare il significato della voce. Attualmente Saraceno è presente in due Comuni Sardi, Sestu e Cagliari e con un solo nucleo familiare a testa. Anche Saracino è presente in soli due Comuni della Sardegna, Quartu ed Arzachena e con un solo nucleo familiare a testa. Ci confermano inoltre che si tratta di cognomi arrivati, in tempi recenti, dal Continente. E dei numerosi Saracina, Saracinu, Saracino, Saracine, Saraginu, presenti nei Condaghi di San Pietro di Silki, di San Michele di Salvennor, di Santa Maria di Bonarcado ed in altre carte antiche perché non è rimasto niente? Vediamo: Nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, CSMB, XI, XIII secolo, figurano: Saraginu Furadu (cap. 82), in una partizione di servi, tra il Monastero e il Giudice (d'Arborea): > Ego Girardo, prior de Bonarcado, facio partitione cun Iudice: homines ki amus in pare in Augustis (degli uomini che abbiamo insieme ad Austis).-h- fiios de Furadu Saraginu: Goantine e Torbini a clesia, et Iorgi et Orzoco ad Iudice.(gli stessi figli di Furadu, nel medesimo capitolo sono chiamati Sarakinu).
Nel Condaghe di San Nicola di Trullas, CSNT, XI, XIII secolo, abbiamo: Sarakina o Saracina Littera (Sarakina è il nome - 287 -): (in una compera) comporaili a Gunnari de Kerki .I. die in Petru Cuccuru (un giorno - la settimana - di lavoro). et isse deitimi (mi ha dato in cambio) su cantu ki aviat (quanto possedeva di ) in Sarakina Littera et in sa fiia. Testes: Sarakinu Ianne (capp. 102 e 116) - Maiore d'Iscolca (comandante della guarnigione di confine): (in una donazione - 102) > positinke donnu Gosantine de Scanu cun sos fiios pro anima issoru (hanno dato, il nobile Gosantine de Iscanu a Sanctu Nichola per la loro anima).Testes: Ianne Sarakinu, ki fuit maiore d'iscolca.
Nel Condaghe di San Michele di Salvennor, CSMS, XI, XIII secolo, abbiamo Sarakinu Migali (Michele), al cap. 182: (in una donazione di servi) > dio a San Nicolas (dono a San Nicola.) un quarto de Miguel Seraquino (il Condaghe è in spagnolo).etc. etc.
Nel Condaghe di San Pietro di Silki, CSPS, XI°, XIII° secolo, al capitolo 317 troviamo Sarakina Dorveni e Maria sa muiere; coinvolti, come servi, in una donazione (postura) al monastero: > Positinke Egithu de Silvori parthone (ha dato Egithu de Silvori) sua cantanke aveat in Cotronianu (Codrongianus). Al cap. 315 inizia il cosiddetto Condaghe di Santa Maria di Cotronianu), e domo et homines etc. > fra i servi donati vi sono anche Dorveni Sarakina e sua moglie. Ai capitoli 300 e 303 troviamo Jorgi Sarakinu serbu, coinvolto in una spartizione di servitù al 300: > Coiuvaimus (abbiamo unito in matrimonio) a boluntade de pare a Jorgi Sarakinu ki fuit serbu de clesia (di San Pietro) cun Elene Tithe ankilla (serva) de Ithoccor de Kerki: fekerun .V. fiios (segue la spartizione dei figli di Jorgi: Gosantine, Petru, Migali, Bera e Maria); al cap. 297 è nominato Mical Sarakinu, coinvolto in una spartizione di servi tra la chiesa di San Pietro e quella di Sant’Imbiricu (Quirico); Il più famoso dei Saraceno del periodo medioevale è Saraceno Caldera, N. regina di Arborea, figlia anonima del nobile pisano Andreotto e di una sconosciuta, sposò Mariano II de Bass - Serra, sovrano del regno giudicale di Arborea dal 1264.
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