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Cancedda

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CANCEDDA:

è difficile dire che cosa significhi e da dove derivi la voce cancèdda: non è presente nei dizionari della lingua sarda e neppure nel DES del Wagner. Tentiamo alcuni suggerimenti: nella ipotesi di una eventuale corruzione del termine, nella lingua sarda esiste la parola conkèdda e la sua variante cunkèdda…e perché no, cankèdda, nel significato di catino, catinella di terra cotta, dal latino concha = scodella. Sa contzèdda nella parlata di Dorgali è la metà del  guscio della noce o anche il guscio vuoto dell’uovo, dopo che ne è uscito il pulcino; la base è sempre il latino concha. Oppure possiamo pensare ad una parola di derivazione greca, da κάγκελον (kànkelon) = cancello, sbarra, etc. cancèllos in latino, da cui deriva il termine campidanese cancéddu o cancéllu, che però potrebbe essere un italianismo, da cancello. Qui da noi il cancello lo si chiama più propriamente su portàli.  O ancora, dal greco κάγχαλος = cancano, cardine o rampino.

Nella Sardegna medioevale esistevano due centri abitati, scomparsi, di cui il primo col nome di Canceddus o Cancellus, ed il secondo col nome di Cancedda o Cancella. Il primo apparteneva alla Curadorìa di Nuraminis nel regno giudicale di Callari, venne abbandonato verso la fine del XV° secolo, probabilmente a causa delle continue guerre tra il Giudicato di Arborea ed il Regno catalano aragonese di Sardegna; il secondo, conosciuto anche col nome di Cansella (vedi il cognome Cansella), sorgeva non lontano dall’attuale Sardara nel regno giudicale di Arborea, ai confini col Regno catalano aragonese di Sardegna: il paese fu abbandonato verso la fine del XIV° secolo, probabilmente per le continue ostilità tra il regno d’Arborea e quello di Sardegna. Non sappiamo altro. Nei documenti antichi della lingua e della storia della Sardegna, abbiamo una serie di varianti, che potrebbero far pensare, per il significato e l’etimologia della parola, alle diverse ipotesi su esposte, ma fra tutte  prevale la voce greca κάγκελον = cancello  

Tra i firmatari della Pace di Eleonora, LPDE, del 1388 figurano: Canceda Nicolao, jurato ville Seuis, Seuis…odierno Seuis (Laconi…Contrate partis Alença – ( vedi app. I^14); Cancellu Antiogho, ville Ecclesiarum,  ( vedi app. I^28), odierno Iglesias. Cancellu Juliano ville Ecclesiarum; Canchello Barsolo, majore (amministratore di giustizia, sindaco) ville de Dolefa (Onnifai, Contrate Partis Montis Acuti – ( vedi app. I^4).

Nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, CSMB, XI°, XIII° secolo, al capitolo 70 abbiamo Cancella Corsa e Cancella Iustu, in un acquisto (comporeili) di terra: Ego Armanus, prior de Bonarcato, comporeili ad Abisatu et a Corsa Cankella, socra sua (sua suocera) et a muliere sua Vera, plaza in Cellevane (Zeddiani : 1100 ab. Prov. Oristano), tenendo (confinante) assa de Furadu Corrìa servu de Sancta Maria de Bonarcato; e deindeli (in cambio ho dato…segue l’elenco); tra i testes figura Cankella Iustu, che è probabilmente il fratello di Corsa. Sempre del CSMB, al capitolo 82 è menzionato Cankella Mariane, prete: > Ego Girardo, prior de Bonarcato, facio partione cun iudice, homines ki hamus in Augustis (Austis): (si tratta di una spartizione di servi); segue un lungo elenco, suddiviso in paragrafi. Fra i « testes » figura prebietru Mariane Cancella o Cankella.

Il cognome Cankella è presente pure nel Condaghe di San Michele di Salvennor, CSMS, XI, XIII secolo (al capitolo 133/209): Caço Pedro Quanquella – Cankella - (è in spagnolo) siervo entero de San Miguel con Juerra que fue esclava entera ( serva intera, cioè  per l'intero servizio) de Comida de Tori…y la icieron a Maria Canquella – Cankella - y Comida de Tori…Al 9 e 314 (è una ripetizione) abbiamo Marian Cankella :  - en Billikennor (lungo la strada che unisce Banari ad Ossi – v. il CSMS a cura di V. Tetti – Delfino Ed.) – Comprè de Marian Cankella con voluntade de su Muger su viña de la Villa…etc. (al 314 si ripete ma Cankella diventa Quanquella).

Nel Condaghe di San Nicola di Trullas, CSNT, XI°, XIII° secolo: ai capitoli 108 e 117 è citato Mariane Cancella, servo per un « pede » (un quarto del servizio)di San Nicola.  E’ usufruttuario di una terra in località Bingias Maiores in Consedin (Cossoine). Questi in una lite uccide un altro servo, « intero » di San Nicola, pertanto il monastero ne acquisisce « latus » (la metà più 2 giorni la settimana e lo stesso trattamento è riservato alle sue due figlie : > Ego prebiteru Salomone ki nce ponio in ‘stu codice certo ki feci pro homine ki occisit Mariane Kancella : a Ianne Corrìa, ki fuit integru de Sanctu Nichola, et. etc. ..et derunminde latus et .II. dies de Mariane, et cis latus et .II. dies in anbas fiias ( Il CSNT a cura di Paolo Merci – Ed. Delfino). Al capitolo 177 sempre del CSNT, è citato (Kancella) Cane (già menzionato in un documento del 1145 – Artizzu Geneal. VII, 13), marito di Pisana de Athen, membro della potente famiglia degli Athen di Torres.  

Attualmente il cognome Cancedda è presente in 150 Comuni italiani, di cui 80 in Sardegna : Cagliari 121, Carbonia 47, Arbus 38, Quartu 38, etc. Nella penisola è Roma ad avere il numero più alto, con 50, segue Genova con 15, etc.

 

 

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