Casta; Casti; Casto
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- Pubblicato Domenica, 24 Agosto 2014 14:48
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CASTA; CASTI; CASTO:
il primo è presente in 44 Comuni italiani, di cui 19 in Sardegna: Sanluri 59, Villaurbana 22, etc.
Il secondo è presente in 141 Comuni italiani, di cui 56 in Sardegna: San Sperate 184, Cagliari 116, Villacidro 70, Gonnosfanadiga 64, etc.
Il terzo è presente in 139 Comuni d'Italia, di cui 3 in Sardegna: Tempio, Macomer e Trinità d'Agultu, tutti con un solo nucleo familiare. Casto ha un ceppo consistente nel Leccese.
La voce casta, assume il significato di stirpe, razza, ceto, casato; l'aggettivo casto/a/i, prende il significato di pio, puro, religioso, etc. In lingua sarda, per indicare un membro di una famiglia di ceto sociale elevato, si dice comunemente: esti de casta. Ma, ad esempio, su caboniscu de casta è il re del pollaio!
Troviamo traccia dei due cognomi anche negli antichi documenti della lingua e della storia della Sardegna. Tra i firmatari della pace di Eleonora è presente: Casta (de) Gonnario, jurato ville Solgono, odierno Sorgono. Mandrolisay e Barbagia di Belvì – (vedi app. I^25).
Nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, CSMB, XI°, XIII° secolo, al capitolo172 è presente de Casta Iohanne, teste in una lite (kertu) tra il priore di Bonarcado Nicolaus e donnu Francardu priore di Bauladu, per il possesso del servizio di Maria Pisana e un suo figlio.
Nel Condaghe di San Pietro di Silki, CSPS, XI°, XIII° secolo, al capitolo 23° abbiamo Caste Petru (marito di Justa Funtana) e i suoi due figli Barbara e Caste Barbara, coinvolti in una partizione di servi: > Petru Caste e Justa de Funtana coiuves furun: Justa fuit de scu. Petru de Silki e Petru fuit de sca. Barbara d’Erthas; fekerunt ij fiios, a Gavini et a Barbara e ken’esser alicando partithos est mortu Gavini, remasit in cumone Barbara ( Petru Caste e Justa Funtana furono coniugi: Justa era serva di San Pietro e Petru era servo di Santa Barbara di Erthas [ villaggio scomparso sito tra Sassari e Porto Torres ]; fecero due figli, Gavino e Barbara, e prima che venissero divisi è morto Gavino e Barbara è rimasta in comune); al capitolo 101, sempre del CSPS è presente, Caste Furatu, coinvolto in una lite per la servitù (kertu de servis): > iuraitinde a gruke > giurarono sulla croce…Gosantine Sikule e Furatu Caste…etc.
Nel Condaghe di San Michele di Salvennor, CSMS, XI°, XIII° secolo, ai capitoli 216, 217, 237, 243, 244 è nominato Furadu Caste, come testimone in vendite (compre) e donazioni; si tratta probabilmente dello stesso citato nel CSPS 101.
Nel Codice Diplomatico di Villa di Chiesa, relativamente all'annob 1360, è nominato Casta Andrea (XIV° sec. cap. LXXXIV° riga 23): i consiglieri di Villa di Chiesa nominano a sindaco della loro città Jacopo Ormanno di Cagliari. Nel loro novero c'è anche Andrea Casta: > ...Antiocus Ponto, Gomita Capillo, Andreas Casta, etc.
Nella storia ricordiamo Giovanni Battista Casti (Acquapendente - Viterbo - 1724 - Parigi 1803) poeta e librettista di grande fama. Nel 1762 a Roma fu accolto nell'Accademia degli Arcadi. Nel 1769/70 ebbe grande successo nei salotti fiorentini con le sue poesie liriche (per saperne di più vedi nel Web Giovanni Battista Casti poeta del 1700).
Dai Registri Parrocchiali di Gonnosfanadiga apprendiamo: dal 1826 al 1848 i Casti nati e battezzati sono 45; per lo stesso periodo i defunti sono 25, tra cui i più longevi: Casti Caterina morta nel 1830 di anni 90; Casti Sisinnia morta nel 1838 di anni 90; Casti Antioco, morto nel 1844 di anni 80. Dal 1849 al 1868 i nati sono 39, i defunti 31. Dal 1869 al 1874 i nati sono 17, i defunti 9, tra cui il più longevo Casti Francesco, di anni 80. La presenza dei nomignoli o soprannomi come Sintzala e Lanzitta ci portano a credere che il cognome Casti sia ben radicato in questo borgo.
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