Giordi
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- Pubblicato Venerdì, 12 Settembre 2014 08:58
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GIORDI:
Giordi o Giorgi o Giorgiu. Dal catalano Jordi o dallo spagnolo Jorje. In italiano Giorgio.
San Giorgio è venerato in diversi paesi della Sardegna, come testimoniano le numerose chiese a lui dedicate: a Suelli, Anela, Bitti, Guspini, Lotzorai, Perfugas, Ruinas, Ossi, Urzulei, etc. etc. e le tante feste in suo onore.
Secondo la tradizione Giorgio nacque a Cagliari nel 1050, da una famiglia di povera gente. Per intercessione di una nobildonna cagliaritana, poté comunque frequentare studi religiosi, nei quali si distinse per impegno e doti intellettuali di alta caratura. Per la sua grande cultura religiosa e per le sue conoscenze temporali, fu nominato vescovo della diocesi di Suelli all'età di 22 anni. Durante il suo episcopato fu estremamente attento ai problemi ed alle sofferenze della povera gente, che gli attribuì numerosi miracoli. Nel 1601 il vescovo di Cagliari mons. Lasso Sedeno trasformò la casa di Stampace, ritenuta l'abitazione dei suoi genitori, in una chiesa: presenta un impianto a mono-navata con volta a botte. Nel 1603 la santità di Giorgio fu difesa da uno studio di Giacomo Moscardo, "apodixis sanctitatis sancti Georgici Suellensis episcopi" (Roma 1609).
Qui in Sardegna Giorgiu, o Giordi, o Giorgi è chiamato anche il pupazzo di carnevale. In proposito i linguisti non ne sanno spiegare il perché. In Spagna ed in Portogallo il fantoccio di carnevale è chiamato Judas (Giuda): muñeco de paja que algunas partes queman publicamente en la semana santa. Può darsi che qui da noi il nome antico del pupazzo di carnevale fosse Giudas, cambiato poi in Giorgi o Giordi o Giorgiu, per scherzo o per allusione ad un personaggio.
Attualmente il cognome Giordi è presente in 27 Comuni italiani, di cui 11 in Sardegna: S. Giovanni Suergiu 17, Alà dei Sardi 8, Carbonia 5, Gonnosfanadiga 3, etc.
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