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Musca; Muscas

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MUSCA; MUSCAS:

il primo è presente in 108 Comuni d’Italia, di cui 3 in Sardegna: Villacidro, Assemini e San Sperate, tutti con un solo nucleo familiare. Nella penisola i ceppi più consistenti sono a Crotone, 44, Sinagro (Messina) 28, Roma 15.

Il secondo si trova in 191 Comuni italiani, di cui 77 in Sardegna: Villacidro 346, Cagliari 314, Villamar 104, etc. Nella penisola è Roma che ha il numero più alto con 38.

La voce musca deriva dal latino musca = mosca.

È presente come cognome nei documenti medioevali della lingua e della storia della Sardegna. Tra firmatari della Petizone di Pace di Eleonora d’Arborea, LPDE del 1388, troviamo: Muscha Bartholomeum: "Città e villaggi soggetti ad Eleonora concorrono per far dare il tutore a Mariano riconosciuto come loro principe…insuper dictus divinum Jacobus ut premissa omnia …dedit fidejussores donnum Gonnarium de Villa et donnum Bartholomeum Muscha"; Muschas Dominigho, ville Selluri: Seddori, Sanluri (vedi app. I^29); Muschas Petro, jurato ville Fenugheda: villaggio distrutto, Fenugheddu. Campitani Majoris, app. I^21).

Nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, CSMB, XI°, XIII° secolo, al capitolo 82/f, è nominato Dorgotori Musca,  servo, coinvolto in uno scambio di servi (homines et ankillas), tra il monastero ed il giudice d’Arborea: > Ego Girardo prior de Bonarcato, facio partione cun iudice, homines ki amus inpare in Augustis (Austis): > Dorgotori Musca IIII fiios appit (ha avuto): Terico et Iorgia a Clesia; Gunnari et Maria a iudice. Ai capitoli 83, 177 e 205 è nominato Goantine Musca: teste (cap. 83) in una partizione di servi, ancora tra il monastero ed il giudice: > Ego Domesticus prior de Bonarcato facio particione cun iudice, homines ki amus in pare in Barbaria, etc. al cap. 177 è servo (non sappiamo con certezza se si tratta della stessa persona dell' 83), coinvolto in una partizione di servi: > Ego Nicolau priore de Bonarcadu et Pedru de Figos armentariu de Logu (amministratore di Austis), partirus sos serbos c’amus Agustis per paraula de iudike. in etc. > levedi iudice a Goantini Musca et clesia a Goantine Muzullu, etc. al 205 Goantine Muscas (sic) è coinvolto come servo e come teste in una partizione di servi tra il monastero di Santa Maria di Bonarcado e la chiesa di Santa Maria d’Aristanis: > Ego Arrigu priore de Sancta Maria de Bonarcadu, partivi serbos  cun s’arkiepiscopu Troodori de Muru, arkiepiscopu de Sancta Maria d’Aristanis. > item levedi Sancta Maria d’Aristanis ad Petru Muscas fiiu de Goantine Muscas etc. sempre al cap. 205 sono nominate Muscas Iusta fiia a Goantine, Muscas Petru fiiu a Gunnari; al cap 112 è nominato Petru Muscas d’Ortueri. 

Il cognome Muscas è ben radicato a Villacidro, che conta il numero più alto in Sardegna, in Italia e nel mondo. In USA è presente in due Stati: Michigan e New Jersei con un nucleo familiare a testa.

Nei Registri Parrocchiali di Gonnosfanadiga il cognome Muscas compare per la prima volta nel 1871. Dall'elenco dei Battesimi apprendiamo: Muscas Giovanni > 16/02/1871 e Muscas Severa Maria Luigia > 15/11/1873, filgi di Raimondo (di Villacidro) e di Ghiani Antonica di Gonnosfanadiga. Non sappiamo altro.

 

 

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