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Canelles

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CANELLES:

(di Ettore Rossoni): "E' tipicamente sardo, è un'antica famiglia catalana di origine medievale che si è insediata in Sardegna nel XIV° secolo al seguito delle armate di Alfonso D'Aragona.

Integrazioni fornite da Matteo Fanni Canelles: "La famiglia Canelles nota nel medioevo come Canyelles secondo l'idioma catalano, si è insediata in Sardegna dal 1326 ed è probabilmente insieme agli Aymerich la famiglia di origine iberica, che risiede da più tempo nell'intera isola. I  Canyelles, secondo la tradizione familiare e studi di genealogisti del '600, vengono ricondotti alla  stirpe reale dei Conti di Tolosa e Barcellona. Gli storici di oggi tuttavia, a causa della mancanza di fonti dirette e di incongruenze genealogiche, non condividono questa versione, per avvalorare la tesi di un origine  mercantile. Il nome Canyelles - Canellas - Canelles è comunque presente in Catalogna ben prima del 1326 come è dimostrato da diversi documenti conservati in Spagna. Anche se le prime tracce  si possono ricondurre al 992, quando viene citato il castello de Canyelles a nord est della Spagna, l'attuale letteratura spagnola annovera numerosi personaggi storicamente vissuti tra il XII e XIV secolo legati al nome Canyelles, Canellas, Canelles (cioè secondo le principali varianti idiomatiche catalane, aragonesi e castigliane). Nel 1147 il re Raimondo Berengario IV incaricò Dalmau de Canyelles di occuparsi della riconquista di Calaceite; nel 1205 l'ordine di Calatrava consegnò a Dalmacio de Canyelles il Castello di Lledo nello stesso territorio di Calaceite. Nel 1235 troviamo un Pedro Canellas valoroso cavaliere della Corona d'Aragona che partecipò alla conquista di Majorca e Valencia e ottenne dal Re Jaime I, particolari privilegi tra i quali l'eredità la Villa de Algemesi. Il personaggio più celebre è sicuramente Vidal de Canyelles (noto anche come Vidal de Canellas- de Canelles) giurista e vescovo di Huesca, fu grande confidente e parente del re Jaime I d'Aragona (della dinastia dei conti di Barcellona) nonché amico e collaboratore di Raimondo di Penafort. Nel 1247, Vidal  conferì alla sua Corte (Curia) una grande autorità nella regione di sua competenza. Dopo la laurea all'Università di Bologna nel 1221, scrisse importanti trattati di diritto come il  Vidal Maior che per il contenuto fortemente democratico dei suoi principi, fu osteggiato dalla nobiltà dell'epoca tanto che solo la compilazione minore fu considerata ufficiale nel regno. La tradizione familiare vuole che la famiglia discenda da Beltran de Canyelles pronipote del vescovo Vidal e figlio di Elvira Zapata che divenne Cavaliere della corona d'Aragona. Nel 1315, fu incaricato dal re, di andare in Sardegna ed esplorare il territorio per valutare il luogo più agevole per un eventuale sbarco e conquistare l'isola. La baia utilizzata nello sbarco del 1323 da parte delle truppe aragonesi,si chiamò  per alcuni decenni proprio porto Canyelles. Mancando in Sardegna fonti risalenti all'epoca narrata (sec. X-XIII), la tradizione familiare dei Canelles deve essere considerata una leggenda : non esistono documenti ad oggi che testimoniano accordi tra il re d'Aragona e Bertran (o Beltran) de Canyelles e che questi giunse effettivamente in Sardegna; non abbiamo documenti che testimoniano legami di parentela tra Bertran (che pur ebbe diversi figli) e i Canyelles effettivamente presenti a Cagliari in quell'epoca. Tuttavia, nella letteratura spagnola tra il XIII e il XIV sec, troviamo un cavaliere Bertran Canelles con uno stemma araldico analogo a quello dei Canyelles sardi (fino al XVI sec) con inserite all'interno  dello scudo, tre foglie verdi in campo d'argento; nel 1381, cioè successivamente ai primi Canyelles che compaiono in Sardegna, troviamo Jaime Canellas Giurato di Palma (Canarie) discendente di Ramon Canellas cavaliere che partecipò alla conquista delle Baleari con uno stemma simile a quello sardo. Nei secoli  XIV e XVI in Spagna, troviamo diversi Antonio Canyelles che diedero in Spagna un altro ramo della famiglia (stemma con raffigurato un mazzo di canne). I gradi di parentela di questi personaggi tra loro e questi con il gruppo familiare che appare in Sardegna nella prima metà del '300 non è facilmente ricostruibile per l'esiguo numero dei documenti oggi disponibili,  ma,  in base alla descrizione dello stemma è probabile un legame di parentela tra il ceppo delle Baleari e quello sardo. Sicuramente i Canyelles sardi appartenevano ad una famiglia ben radicata nel contesto sociale catalano  se ben tre personaggi  imparentati tra loro si trasferirono stabilmente a Cagliari già dal 1326: Pedro (XIII sec -1336) Jaime e Guillermo. Presumibilmente appartenevano ad un ramo cadetto della famiglia che si trasferì nell'Isola per sviluppare i traffici commerciali con i parenti di Barcellona e delle Baleari. L'insediamento nell'Isola non fu improvvisato ed è verosimile che i Canyelles parteciparono (anche se non militarmente) allo sbarco catalano - aragonese del 1323; la famiglia riuscì infatti subito ad insediarsi nell'ambito dell'oligarchia catalana; troviamo lo stesso Pedro nominato saggiatore della Zecca di Iglesias e Guillermo nominato nel 1360 prohombre della città di Cagliari. Nel 1477, Pedro Canyelles, alla fine del regno catalano-aragonese analogamente ad altre illustri famiglie della Sardegna , chiese al re e lo ottenne, il conferimento della generosità, titolo nobiliare riconosciuto solo alle famiglie di antica e illustre stirpe".

Per saperne di più: tra i firmatari della Pace di Eleonora, LPDE del 1388, troviamo: Canielles Guillermus, juratus Castri Callari, vedi in app. I^32 - Castri Callari.

Canelles è documentato inoltre nelle carte antiche medioevali come porto e villaggio > “In Sardiniae Chorographiam” di Ioannis Francisci Farae – 76/7; 92/12. Si tratta di un centro abitato scomparso, i cui resti ritrovano nella costa sulcitana, tra Porto Scuso e Porto Vesme. Il porto e villaggio appartenne alla regno giudicale di Càlari, nella Curadorìa di Sulci, sino al 1258, allorché entrò a far parte dei possedimenti signorili dei Pisani della Gherardesca. Nel suo porto, nel 1323 fu effettuato lo sbarco delle truppe catalano aragonesi per l’assedio di Villae Ecclesiarum (Iglesias). Ricordiamo inoltre che Nicolò Canyelles fu il titolare della Tipografia, di Cagliari, nella quale, nel 1580, furono stampate le opere del Fara. Verso la metà del XIV° secolo il villaggio risulta già spopolato (Di. Sto. Sa. di F. C. Casula.).

Per saperne ancora di più vedi nel Web “la leggenda dei Canyelles o Canelles”. Dagli abitanti del Sulcis l’antico porto di Canelles viene chiamato Caneddas, anche per l’abbondanza di canneti del luogo.

Nel Codice Diplomatico di Villa di Chiesa, relativamente all'anno 1460, è nominato Pietro Canyelles (XV° sec. cap. LXXXIX riga 2 > Pietro Canyelles mercante in Cagliari, da ad Andrea Sanda, luogotenente del capitano di Villa di Chiesa, quietanza di lire 58 di alfonsini da quella dovuto per prezzo d'olio. -  28 agosto -  > apoca de LVIII liures, fermada por lo honorable En Pere Canyelles, etc.; relativamente all'anno 1483, è nominato Antonio Canyelles (XV° sec. cap. CXXV riga 4); relativamente all'anno 1530, è nominato Nicolò Canyelles ( XVI° sec. cap.XIX riga 4/5); relativamente all'anno 1576 è nominato  Sebastiano Canyelles. Etc.

Attualmente il cognome Canelles è presente in 7 Comuni italiani, di cui 4 in Sardegna: Sanluri, Cagliari, Nuoro e Turri.

 

 

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